Cosa c’è adesso al posto dell’olio di palma?
Un esempio di come i consumatori possono orientare le aziende.
Ma è davvero un bene aver sostituito l’ olio di palma?
Da indefinito “olio vegetale non idrogenato” come fino a qualche anno fa era indicato in etichetta, passando così praticamente inosservato, a responsabile di tutti i mali: l’olio di palma è forse l’olio più famoso.
In molti hanno sottoscritto la campagna per far eliminare alle aziende l’olio di palma dai prodotti.
Eri anche tu preoccupato dell’olio di palma?
Ma in quanti si sono chiesti con cosa poteva essere sostituito?
Con il pregiato e costoso olio extravergine d’oliva?
Poche aziende hanno optato per questa scelta, per la verità quelle che già lo utilizzavano ancora prima della bufera contro l’olio di palma.
La maggior parte delle aziende lo sta sostituendo con olio di girasole.
E’ davvero un bene dunque averlo sostituito?
L’olio di girasole ha, ad esempio, una resa per ettaro nettamente inferiore rispetto all’olio di palma, per cui l’ambiente certamente non ringrazia.
E l’impatto sulla salute? Si è passati da un olio ricco di grassi saturi, nemici del cuore, come l’olio di palma, ad un grasso, l’olio di girasole per l’appunto, ricco di omega-6 ad azione pro-infiammatoria.
E se tornassimo ad un burro di qualità, quello giallo-arancio per intenderci?
E se comprassimo meno cibo industriale, scegliendo così cibo più “pulito”?
Tu che ne pensi?