Dieta Chetogenica, cos’è e cosa non è
La dieta chetogenica dopo un inizio in sordina, denigrata da molti medici e nutrizionisti perché accusata di essere una dieta estrema, sembra oggi vivere un momento florido.
Non si tratta di una dieta di moda, che oggi è trendy, domani chissà.
La chetogenica nasce come dieta terapeutica negli anni ‘20 per trattare l’epilessia. Sostanzialmente si scoprì che il digiuno controllava le crisi epilettiche e la dieta chetogenica funzionava allo stesso modo perché mimava il digiuno.
Magia? No, semplicemente perché a digiuno, così come in chi segue questa dieta, si instaura una condizione di chetosi e si producono pertanto corpi chetonici.
Oggi la dieta chetogenica è il gold standard per il trattamento dell’epilessia farmaco-resistente, molto usata in particolare nei bambini.
Non si tratta di una dieta iperproteica. La dieta chetogenica si basa su una drastica riduzione dei carboidrati introdotti, associata con un relativo aumento, in percentuale sul totale delle Kcal, di proteine e grassi.
Non è una dieta da meno di 1000 Kcal, o meglio non è solo questo. Ci sono protocolli fortemente ipocalorici, così come protocolli iperlipidici dove le Kcal introdotte sono nettamente superiori.
I vantaggi dell’instaurata chetosi si hanno indipendentemente da come essa venga raggiunta.
Come sempre il percorso da seguire dipende dall’obiettivo e dal soggetto, in una parola occorre personalizzare.
Non è una dieta che si può fare da soli, occorre essere seguiti (e bene!) da un professionista.
Spesso molti pongono la domanda se sia dannosa per il cervello dato che si nutre di glucosio. In realtà i corpi chetonici sono ugualmente ben utilizzati dal cervello e anzi, sono energeticamente più efficienti.
Non è solo una dieta dimagrante, è molto più di questo.
E’ una vera e propria terapia usata in ambito neurologico, per trattare epilessia ed emicrania, solo per citarne alcune, sotto stretta supervisione del neurologo.
Ci sono forti evidenze della sua efficacia nel diabete di tipo 2 e sul miglioramento dei fattori di rischio cardiovascolare.
Evidenze emergenti sulla sua efficacia terapeutica anche nel trattamento dell’ovaio policistico, acne, tumori e nella Procreazione Medicalmente Assistita.
Forse però l’utilizzo conosciuto al grande pubblico riguarda il dimagrimento. Definita anche liposuzione alimentare, la dieta chetogenica permette un rimodellamento della figura, eliminando il grasso là dove è presente, preservando però la massa muscolare, vantaggio non certo da poco.
È molto efficace nella donna con conformazione ginoide o “a pera”, dove gli altri approcci dietetici danno in genere scarsi risultati.
Molto utile per superare fasi di stallo del metabolismo, dove il dimagrimento risulta bloccato.
Per tutte le ragioni elencate è considerata una dieta di reset.
Superati i primi due o tre giorni di adattamento in cui è possibile avere brain fog e stipsi, quest’ultima risolvibile con fibra solubile e verdure, poi la strada è tutta in discesa.
Durante la chetosi infatti il senso di fame è soppresso grazie ai corpi chetonici che danno la sensazione di maggiore energia e capacità di concentrazione. Quindi ulteriori vantaggi non da poco.
Ti è venuta voglia di provare? Cerca un professionista valido nella tua zona che possa seguirti nel tuo percorso e in bocca al lupo.