Tutti i benefici degli Omega-3, non solo per il cuore!
Per mantenerci in salute tutti noi abbiamo bisogno di acidi grassi Omega-3, quotidianamente.
Gli omega-3 (EPA e DHA) sono grassi essenziali, il che vuol dire che il nostro corpo non li produce, e quindi dobbiamo introdurli necessariamente con l’alimentazione.
E’ noto a tutti che la fonte principale di Omega-3 sia il pesce, soprattutto sarde, acciughe, sgombri (proprio quei pesci che sanno tanto di pesce e non piacciono ai più) e poi tutto il pesce azzurro in generale.
Ne sono ricche anche alcune alghe.
Ma quali sono i benefici degli Omega-3 e perché sono tanto raccomandati?
Partiamo dal fatto che la nostra alimentazione (occidentale) ha un rapporto sbilanciato tra Omega-3 e Omega-6 a favore di quest’ultimi, infiammatori. E che pertanto, occorre rivedere l’alimentazione in senso antinfiammatorio, ristabilendo il giusto rapporto tra i due.
Oltre a consumare pesce minimo 3 volte a settimana, l’integrazione con Omega-3 è a mio avviso sempre consigliata per:
ridurre i fattori di rischio cardiovascolare
ridurre significativamente sia i livelli di trigliceridi, sia quelli di colesterolo LDL (importante anche in chi soffre di diabete)
ridurre la pressione sanguigna
proteggere dal rischio di ictus
prevenire e curare l’osteoporosi (come dimostrato da diversi studi che suggeriscono che l’ EPA, in particolare, contribuisca a migliorare la resistenza delle ossa, ad aumentare i livelli di calcio e il suo conseguente deposito nello scheletro)
mantenere in salute il cervello (e ricordiamo che il nostro cervello è un organo per lo più grasso, di cui ¼ è costituito proprio da Omega-3), proteggendo e riducendo la severità di gravi patologie quali depressione, disturbo bipolare, schizofrenia e ADHD nei bambini
migliorare dermatiti e psoriasi
ridurre i sintomi della sindrome del colon irritabile
alleviare i disturbi mestruali
proteggere dal rischio di numerosi tumori
contribuire al normale sviluppo del cervello e della vista del feto quando assunto dalla donna in gravidanza (in particolare il DHA, di cui ormai tutti gli integratori “materni” sono arricchiti)
e la ricerca continua…
Ma perché integrare?
Perché di solito il pesce non viene consumato così spesso, perché in genere si sceglie pesce allevato e non pescato (a volte inconsapevolmente), perché i pesci più frequentemente consumati, come il tonno, sono ricchi di mercurio.
E allora quale integratore scegliere?
Innanzitutto occhio alla certificazione IFOS (International Fish Oil Standards), il riconoscimento internazionale più elevato in materia di integratori Omega-3.
A che serve questa certificazione?
Garantisce al consumatore che quanto dichiarato in etichetta sia la concentrazione effettiva in EPA e DHA contenuta nel prodotto, garantisce l’assenza di inquinanti e metalli pesanti come mercurio, piombo, PCB e diossine e infine garantisce la freschezza del prodotto, cioè che l’olio di pesce non sia rancido.
In alternativa il prodotto deve avere la certificazione dell’assenza di mercurio.
Poi bisogna distinguere tra olio di pesce, olii di pesce purificati e concentrati in Omega-3 ed estratti algali.
Perché è importante distinguerli?
I primi, cioè il classico olio di fegato di merluzzo e simili, contengono vitamina D ma anche quantità a volte eccessive di vitamina A, che sappiamo essere teratogena e quindi da evitare in gravidanza.
Gli oli di pesce purificati e concentrati in Omega-3 contengono solo la vitamina E che viene aggiunta come antiossidante (e si trova infatti sempre nelle formulazioni).
Le alghe invece fanno solo DHA e non sono in grado di produrre EPA.
Per questo motivo le aziende preferiscono il pesce per fornire un corretto rapporto di EPA/DHA che solitamente è 3/2 o 1/10 per gravidanza e bambini.
Chiedi sempre al tuo medico o al tuo nutrizionista quale integratore è più giusto per te!